Questa mattina è arrivata puntualmente la solita telefonata commerciale da Telecom Italia, questa volta con una piccola differenza: al posto di vendere la ormai vecchia tariffa “caffé” (sconveniente) la telefonista ha cercato di vendere un televisore!
Si, proprio un televisore LG! Non oso immaginare la bassa qualità dello stesso visto che viene venduto a scatola chiusa e con spedizione gratuita (qualcuno la spedizione la paga lo stesso e non è certo la Telecom).
Mi chiedo se, al posto di devastare la sua stessa immagine vendendo televisori, non sia meglio dedicare il tempo delle telefoniste a migliorare l’assistenza telefonica piuttosto che vendere cose che non c’entrano nulla con la mission aziendale.
Io già pensavo che Telecom Italia fosse alla frutta, ma forse a questo punto sono già arrivati al conto…
Io penso che non ci sia niente di male nel vendere le televisoni, tra l’altro non è che le costruisce ma le vende, quindi la qualità e quella del costruttore e LG mi risulta affidabile, Telecom ti offre tra l’altro la possibilità di dilazionare il costo in bolletta senza aprire un finanziamento (VERAMENTE A COSTO ZERO E SENZA INTERESSI) e questo mi sembra una cosa buona, che difficilmente trovi in qualche negozio. In conclusione mi chiedo,MA TU CHE SCRIVI CHE INTERESSI HAI a sparare a zero su ciò che fà (di buono) Telecom?
Ti spiego subito cosa succede quando una grande azienda, anzi enorme, vende prodotti che non produce e li vende a prezzi stracciati “casualmente” a condizioni migliori rispetto a tutti gli altri.
I prodotti tecnologici, al pari di tutti gli altri prodotti, escono di serie A, B o C. Quindi di ogni lotto si conosce se è venuto fuori senza errori, se ha qualche minimo difetto oppure se è un prodotto difettoso.
Un’azienda, che deve essere molto grande, che vuole fare un vero affare acquista i prodotti di scarto (serie C) per poi rivenderli ad un prezzo basso. Il vantaggio è di chi produce perché riesce a vendere oggetti che altrimenti nessuno vorrebbe, chi vende riesce a far fallire i concorrenti oppure ad entrare un nuovo mercato, mentre chi ci perde è il cliente che pensa di aver fatto un buon affare ma che alla fine rimarrà con un prodotto che vale ancora meno.
Questo è un caso.
L’altro caso è che i prodotti di serie C non sono disponibili per qualche motivo o non sono in numero sufficiente per una vendita di massa. A questo punto il grande venditore può fare un contratto con una ditta produttrice per avere prodotti castrati. Per esempio: può richiedere un paio di sci dalla ditta migliore del mondo ma fatti usando materiali molto più economici. A quel punto chi vende può fare prezzi anche molto più bassi. L’unica condizione è che il venditore sia abbastanza grande da poter acquistare e rivendere stock completi da decine di migliaia di pezzi.
Guarda caro Anonimo, qui non regala niente nessuno e con l’assistenza post-vendita della Telecom non c’é proprio da stare allegri. Ti assicuro che la Telecom non è certo una ditta pro-bono, anzi, con tutti i miliardi di euro che ci ha rubato e che continua a rubarci…
Vuoi veramente sapere quanto costa a loro la televisione? Puoi veramente sapere quali caratteristiche mancano oppure quali sono le parti con qualità più bassa?
Alla fine ottieni quello per cui paghi. I venditori dei negozi hanno margini veramente minimi sulla vendita di prodotti digitali (sono un rivenditore e i prezzi li conosco bene), come pensi che facciano loro a vendere gli stessi oggetti (simili ma come ho detto non uguali) con sconti del 20% e guadagnarci un pozzo di soldi?
Ti parlo per esperienza fatta. Quel paio di sci gli ho visti e ho avuto esperienza con una macchina fotografica di una marca molto nota per la sua qualità. In informatica poi ne vedo di cotte e di crude.